Che tradurre è dire quasi la stessa cosa te l’ho già detto, no? Oggi sfaterò per te un altro mito dell’interpretazione, quella della simultaneità.
Forse penserai che visto il nome, nell’interpretazione simultanea esista una sovrapposizione perfetta di tempi tra originale e traduzione. Non è così.
Esiste sempre uno scarto, più o meno marcato, tra le parole dell’originale e quelle dell’interprete, per un motivo molto semplice: dobbiamo ascoltare prima di poter parlare. Non basta quindi sentire l’articolo determinativo per poter partire a tradurre, perché oltre ad ascoltare, è necessario capire in che direzione sta andando il discorso.
Pensa che in inglese l’articolo determinativo è “the” per maschile e femminile, singolare e plurale: se non sappiamo quale sostantivo accompagna, come si fa a lanciarsi e tradurre? Meglio aspettare che doversi correggere in corsa.
Ti ho già detto che noi interpreti non ragioniamo sul “parola per parola” ma sul concetto: capiamo, interiorizziamo il significato e poi lo traduciamo in un’altra lingua, a volte sintetizzandolo.
Si tratta di un processo molto rapido ma non in perfetta sincronia, anzi, più il discorso originale è complesso da capire, più tempo impiegheremo per elaborarlo in maniera comprensibile per chi ci ascolta.
So che a volte può risultare un po’ strano, come lo è guardare la partita della nazionale d’estate, con le finestre aperte e l’audio dei vicini in anticipo rispetto al tuo.
Ti assicuro che però non è così fastidioso (almeno non c’è nessuno che esulta mentre la palla è ancora fuori dall’area!) e si tratta di uno sfasamento fisiologico che ha anche un nome, ovvero décalage.
Di media, questo sfasamento è di quattro-cinque secondi, che possono diventare anche dieci quando la simultanea riguarda lingue complesse come il tedesco, che ha il verbo alla fine.
In questi casi l’interprete aspetta il più possibile per capire dove andrà a parare il discorso e poi attacca la sua frase, a volte riassumendo per facilitare il compito di chi ascolta.
Quindi nell’interpretazione simultanea, si dice quasi la stessa cosa, quasi allo stesso momento. Questa asimmetria apparente è pero fondamentale per una comunicazione accurata e puntuale.
Conoscevi questo retroscena? Pensi ti darebbe fastidio ascoltare un discorso sfasato di qualche secondo rispetto all’originale? Fammelo sapere commentando il mio post su Facebook!